La mia Himalayan

E' arrivata, immatricolata il 12 giugno.


Perchè l'ho scelta.

Questa moto pare avere tutte le prerogative per soddisfare le mie esigenze attuali e possibilmente future, se Dio vorrà: uscite giornaliere intorno casa, uscite un po' più impegnative di due o tre giorni, uscite con trasferimento autostradale e perchè no viaggi nel GrandeNord o comunque oltre confine.

La Himalayan 411 mi ha fatto conoscere un nuovo modo di godermi la moto.
Vista la nuova decisi inizialmente di non cambiarla, poi di tenerle entrambe, infine di sostituirla con la nuova.
E tenere una moto soltanto.
Provandola brevemente capii che per quanto diversa era una vera Hima.
Il motore ha il limite dei giri a 8mila contro i 6mila 500 della 411; inizia a spingere sui 2mila 500 e diventa davvero sfruttabile sui 2800/3mila, circa 60 km/h di strumento.
L''ampia escursione di giri e la facilità con cui il motore sale porta a tenere un passo leggermente superiore, la moto permette di rispettare il limite dei 70 Km/h mantenendo tranquillamente la sesta marcia nella maggior parte delle situazioni.

La Himalayan 411 mi ha completamente soddisfatto ma continuo con l'abitudine ultraquarantennale di cambiare moto in media ogni due anni.
Questa Hima porta il numero 33, penso abbia quel qualcosa in più che mi permetterà di tenerla come unica moto in grado di portarmi su qualsiasi strada.



18 giugno

Dopo oltre 400 km con l'Hima nuova qualcosa comincio a capire.
Ho fatto pianura su strade asfaltate e malmesse, ho fatto una Raticosa e uno sterrato facile per qualche chilometro.
Non ho voluto superare i 4mila giri, il che corrisponde a circa 80 km/ora in sesta, ho però ben presente come si comporta questo piccolo motore dai 4mila agli oltre 6mila: tira di brutto e tende a salire con vigore.

Ho subito posizionato la sella in posizione alta, tocco terra con entrambi i piedi e le ginocchia sono leggermente angolate, in marcia l'angolo del ginocchio è piuttosto aperto, ideale insomma.
La sella secondo me è ben fatta, duretta ma comoda, stretta davanti e larga dietro, permette di arretrare per appoggiare le chiappe su una superficie ampia.
La sella dietro secondo Giovanna, mia moglie, è un po' dura ma accettabile, questo ha sentenziato dopo 160 km fatti in due tempi con una breve sosta intermedia.
Anche chi sta dietro ha l'angolo del ginocchio abbastanza aperto, anche se nel caso di Giovanna parliamo di 1,57 circa.
Il manubrio è posizionato molto bene per la mia statura (1,75), largo il giusto, sia per la guida seduti che in piedi.

Sterrato: infonde estrema sicurezza e l'anteriore è stabile, il motore si comporta molto similmente al 411, borbotta e spinge forte in salita dai 2500 giri o anche un po' sotto.
Il mono frulla abbastanza, a occhio 20 km/h a mille giri in sesta, a 120 significa 6mila. praticamente come la 411, ma questa ne ha altri 2mila di riserva.
Non credo sia comunque l'ideale in autostrada, ma per 2/300 km credo potrò farmela bastare.

Le sospensioni nella taratura predisposta dalla casa sono morbide nel primo tratto di affondo ma poi reggono bene sia frenate toste all'anteriore sia buche anche notevoli su sterrato, mi ricordano molto l'ultima XT600 con avviamento a pedale.

Superati i 500 km potrò avviarmi verso il limite dei 6mila giri per altri 1500 km, per poi essere libero da limitazioni, prolungherò un pò l'andatura da post-rodaggio per poi godermi la moto a pieno.

In complesso sono molto soddisfatto, resta da vedere come si comporta in autostrada ma ne farò poca, comprerò un carrello sia per potermi godere la moto in coppia lontano da casa, sia per poter fare a maggio/giugno 25 ciò che dal 21 non ho più potuto fare: il ventesimo NK in moto, per l'occasione in solitaria, ormai ultraottantenne, se Dio vorrà.
Giovanna dice decisamente no ma per me scappare di casa una bella mattina non sarà un problema.

Stamattina ho attivato l'indicatore di consumo istantaneo, trotterellando in pianura sui 70/80: indica da 35 a oltre 40 km/litro a seconda dell'apertura, beato lui che è nato ottimista.
Ho anche fatto il pieno dopo oltre 30 km. percorsi in riserva, sono entrati 12 litri ma con moto sulla stampella laterale che pone la moto talmente inclinata da dover applicare una certa energia per metterla dritta, proverò al prossimo pieno a mettere il centrale per veder quanta benzina entra.

In complesso questa motina promette bene.

27 agosto

Il grande caldo mi ha indotto a girare solo nelle prime ore del mattino escludendo la pianura, solo strade Appenniniche; giri nel raggio di un centinaio di chilometri per poter rientrare in mattinata.
Dopo 1.400 km percorsi sto aumentando le andature con gradualità, solo dopo i 2mila porterò il motore ai massimi giri ma già è gradevolissimo girare fra a 3mila e i 5.500/6mila. 
La moto mi soddisfa a pieno.

14 settembre

Ho superato i 2mila km.
Rodaggio terminato, secondo Royal Enfield.
Fino ad ora ho raggiunto i 6mila giri di regime, nei prossimi mille chilometri raggiungerò gradualmente il regime massimo, gli 8mila.
Ma già la moto è utilizzabile senza che nulla manchi al suo pieno godimento.
Secondo lo strumento, forse ottimista, il consumo medio è stato di circa 38 km/litro.
Valuto che un valore vicino alla realtà possa essere di circa 33 km/litro, vedrò di tener conto dei litri effettivamente consumati riportando il livello al pieno tre o quattro volte e facendo una media.